Dipartimento Qualità Agroalimentare

Dipartimento Qualità Agroalimentare

DOP, IGP e STG

Per soddisfare le complesse e poliedriche specifiche, sempre più richieste dal consumatore, è necessario che i prodotti dell’industria agroalimentare siano continuamente monitorati e controllati a tutti i livelli della filiera produttiva sino ad arrivare al piatto del consumatore.
Per soddisfare tale esigenze e per proteggere la tipicità di alcuni prodotti alimentari, l'Unione Europea ha varato una precisa normativa, stabilendo tre livelli di riconoscimento:

  • La Denominazione di Origine Protetta - DOP
  • L’Indicazione Geografica Protetta - IGP
  • La Specialità Tipica Garantita - STG

La sigla DOP (Denominazione di Origine Protetta) estende la tutela del marchio nazionale DOC (Denominazione di Origine Controllata) a tutto il territorio europeo e, con gli accordi internazionali GATT, anche al resto del mondo. Il marchio designa un prodotto originario di una regione e di un paese le cui qualità e caratteristiche siano essenzialmente, o esclusivamente, dovute all'ambiente geografico (termine che comprende i fattori naturali e quelli umani). Tutta la produzione, la trasformazione e l'elaborazione del prodotto devono avvenire nell'area delimitata.

La sigla IGP (Indicazione Geografica Protetta) introduce un nuovo livello di tutela qualitativa che tiene conto dello sviluppo industriale del settore, dando più peso alle tecniche di produzione rispetto al vincolo territoriale. Quindi la sigla identifica un prodotto originario di una regione e di un paese le cui qualità, reputazione e caratteristiche si possono ricondurre all'origine geografica, e di cui almeno una fase della produzione, trasformazione ed elaborazione avvenga nell'area delimitata.

La sigla STG (Specialità Tipiche Garantite) è un riconoscimento del carattere di specificità di un prodotto agro-alimentare, inteso come elemento od insieme di elementi che, per le loro caratteristiche qualitative e di tradizionalità, distinguono nettamente un prodotto da altri simili. Ci si riferisce, quindi, a prodotti ottenuti secondo un metodo di produzione tipico tradizionale di una particolare zona geografica, al fine di tutelarne la specificità.

 

In ogni caso tutte le filiere produttive afferente ai tre livelli di riconoscimento debbono essere soggette a verifiche specifiche ed a validazioni conseguenti ad opera di organismi terzi, riconosciuti dalla autorità pubblica, che a loro affida compiti tecnici che hanno funzioni non solo pubbliche amministrative ma anche di alto valore sociale. In questo contesto si sviluppa l’attività del Dipartimento Qualità Agroalimentare DQA.